venerdì 30 ottobre 2009

giovedì 29 ottobre 2009

Ira dell'Agnello - l'Uomo, l'Amore e la Morte




Giulio è il nome del ragazzo che si cela dietro il nome de "L'ira dell'Agnello", un progetto essenzialmente neofolk il quale si attorciglia come un serpente attorno alle sue sensazioni, paure, gioie, ansie, deliri, visioni, meditazioni.
Il suo primo lavoro "L'Uomo, l'Amore e la Morte" è particolarmente caldo, colmo di atmosfera impregnata di un'oppiacea dolcezza.
Ma il miele che sgorga da questa barattolo di emozioni non è scandito semplicemente dalle corde della sua chitarra classica e dalla sua voce personalmente elaborata, certo, principalmente si tratta di un'opera non sofisticata, però l'aggiunta di effetti, la modificazione della voce, i vari inserti di parti di film, cartoons o quantaltro contribuiscono a permeare il tutto da una vivace composizione e scrittura.
Una nota su questi ultimi aspetti: è tutto fatto in casa, un elogio quindi al lavoro pulitissimo e cristallino svolto nel piccolo di un'artista.

Tracce particolari come l'"Apocalisse dei Cartoni" con in sottofondo suoni presi da varie produzioni cartoonesche sprigionano l'anima giocosa di questo ragazzo e la sua sperimentazione si fa forte con "Faccia di Cuoio" dove abbiamo addirittura una motosega che sembra scuarciare il nostro stereo, motosega ovviamente preceduta da una ragazza che scappa come una forsennata, che fugge in preda al terrore dal titolo della canzone, Il Mostro.
La enorme "Rigor Mortis" è la traccia a mio avviso più pesante, si tratta del racconto più surreale e fantastico dell'intera produzione, delineato dalla voce un pò troppo fastidiosamente modificata di Giulio, questo tipo di lavoro lo troviamo anche in "Rame"e "Teneretenebre"(tra le canzoni che al primo ascolto consentono davvero di capire l'album che si sta ascoltando).
Ci imbattiamo anche in "Saturno" canzone quasi post-rock che richiama sogni struggenti, che folgorano la memoria e distruggono la concezione di calma.
Una delle mie favole preferite è raccontata da Giulio ne "Il Vento (161007)", l'apocalisse annunciata dalle sue note flebili, il vento portatore e narratore, l'agnello protettore.

L'estraniazione guida tutto "L'Uomo, l'Amore e la Morte", slega letteralmente le nostri menti attaccate alla Terra e le libera in un cielo terribile, un paradiso fatto da nuvole di non-verità ed un purgatorio di confessioni, un inferno di favole nel quale veniamo costretti ad immergerci e dal quale ne usciamo soltanto troppo tardi.

Un'opera lunga, che a fine ascolto si sarà rivelata pesante, piena di troppe emozioni, un'opera che conclude; non una delle tante prive di qualsiasi fine.
Giulio ce l'ha fatta, con un album suo e molto più che buono, un inchino.
L'album [un doppio CD in digipack costituito interamente da materiale riciclato al 100%] uscirà ufficialmente il primo novembre per via Frohike Records, l'unica etichetta coinvolta; la parte grafica è a cura di Mangrovia. [si ringrazia VII per le informazioni riguardanti il digipack]



Un paio di link utili per chi volesse accertarsi o approfondire de l'Ira dell'Agnello:
Ira dell'Agnello @myspace
Frohike Records (per ordinare l'album)

"advent" Francesco "GORE"

domenica 25 ottobre 2009

Zu - Carboniferous [2009]


HIGLY RECOMMENDED!

SoulDæmon - Dead World (EP) [2006]



This is the "Online Version" of this EP


Doublesion - 8 Ways to Die [2001]



"The first full lenght album featuring 13 special guests. also the first wich Viktor Blank plays all guitars"


giovedì 22 ottobre 2009

Jagannah - Thedious [2008]


















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Vulturum - Vineta [2009]




















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Marvellous doom/post-metal band featuring 2 drummers and 1 guitarist. Saw them live. Amazing.

giovedì 15 ottobre 2009