venerdì 12 febbraio 2010

Zang Sud Sud” è il nome della mostra futurista in corso al Museo del Presente a Rende. La denominazione prende titolo dall’opera di Marinetti “Zang Tumb Tumb” scritto utilizzantando la tecnica futurista delle parole in libertà. L’esposizione inaugurata il 4 dicembre ed aperta fino al 20 marzo 2010, si propone di far conoscere opere inedite e meno conosciute, di cinquanta artisti appartenenti al movimento culturale che ha “investito” l’Italia del primo Novecento proiettando l’uomo con violenza e velocità nel futuro. Il movimento, che ha abbracciato ogni ambito personale dell’individuo, ha come fine di stravolgere, o distruggere, ogni forma espressiva presente nella società del tempo. In pittura nuclei centrali sono il dinamismo, la velocità, il tempo: la scomposizione delle figure è la colonna portate di quasi ogni quadro. L’itinerario artistico si apre con la foto dell’allegra e pazza compagnia formata da Russolo, Carrà, Marinetti, Boccioni e Severini. L’introduzione all’immagine fornita dalla guida fa intuire lo spirito anti-femminista che caratterizza l’intera corrente di pensiero. Ironia della sorte, Elica, Luce e Vittoria le tre donne di casa Marinetti, portano nel nome la rappresentazione dei principi futuristi: la meccanicità, l’intensità, la rapidità.Il primo impatto ottico è fornito da “Sorpresa” di Balla, un arazzo realizzato in velluto, che presenta una tridimensionalità realizzata attraverso l’arancione e il blu in contrasto con il “non-colore” bianco; “Autunno” o “Paesaggio immaginario”, scompone tutto ciò che l’occhio umano può percepire, dalla sfericità del sole allo scorrere dell’acqua di una fontana. “Ballerina” altra opera rilevante di Severini, con semplici linee in gessetto bianco su sfondo nero descrivere il piroettare di una fanciulla.Nell’ambito dell’oggettistica, Marinetti lavora su delle prove per sottobicchieri, rendendo opera d’arte ciò che sembrerebbe un futile oggetto: anche la cucina viene reinventata grazie alla contrapposizione di gusti opposti fra loro.Nel periodo precedente al futurismo l’arte era in crisi a causa del cinematografo e della fotografia, e quindi gli iniziatori del movimento dovettero mettere in risalto ciò che le ultime tecnologie non fornivano; in un contesto che glorificava la guerra le visioni di un anonimo al fronte rappresentano allegoricamente la figura arcana della morte come ballerina, sotto la quale ogni soldato perisce e sopra la quale una mano rapace strappa via ogni flebile speranza, mentre la voce onomatopeica dei fucili assorda l’osservatore.Gli aerei sono pietra miliare dell’espressione, la velocità e ciò imprime negli occhi un senso di fuggevolezza: il simbolo di questa convinzione è un aereo che ha come proiezione della propria ombra lo stivale italico.L’elica del Nord è segno di instrializzazione, con un colore grigio uniforme, mentre la natura del Sud, con tonalità calde che variano dal giallo al rosso, costruisce il movimento attraverso gli agenti atmosferici. Marasco, Boccioni, Benedetto, la maggiore rappresentanza mediterranea, sono affiancati dagli storici Balla e Stella.Se non siete mai stati presi da questo particolare modo di vedere l’arte, pensate alla possibilità di assorbire nuove concezioni, di registrare nuove emozioni. Se invece siete già appassionati del movimento futurista, qual è il motivo per il quale non vi siete affrettati ad andare a Rende? Veloci, non volete mica che Marinetti irrompi nei vostri sogni urlando “TAM, BUM BUM, SAETTANTI BUUUUUUUM!!! PER DIO, AVANTI!!!”? Tutti “avanti”!








Futurism in Italy

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